Antolini-Paparella-Santarelli

Rosita Antolini, Alessandra Paparella, Brunella Santarelli
Corso intensivo di lingua inglese

Scarborough (Regno Unito)
Centro di formazione: Anglolang

1-12 agosto 2016




Anglolang Academy of English  di  Scarborough    


 Corso frequentato:
           
Intensive English Language Training     dal 1 agosto 2016 al 12 agosto 2016
                                                                  21 ore e 20 minuti a settimana

Peculiarità di tutte le lezioni e di tutti gli insegnanti:

ü  la concisione delle spiegazioni;
ü  la diversificazione delle attività i cui tempi di realizzazione non superavano quasi mai i quindici minuti;
ü  cura assoluta della puntualità: le pause erano funzionali al recupero della concentrazione e ad un migliore rendimento nell’ora di lezione;
ü   valorizzazione dei passi fatti e delle abilità ottenute: ad es. l’insegnante Jenny, nelle produzioni scritte, evidenziava con un “tick” gli enunciati formulati in modo corretto;
ü  disponibilità da parte degli insegnanti a capire le necessità degli studenti (ad es. fin dalla prima lezione ci hanno chiesto di che cosa sentivamo di avere più bisogno…conversazione, ascolto ecc. e poi ancora a metà percorso)
ü  la predilezione per il lavoro di gruppo e quindi la partecipazione attiva (cooperative learning).

Considerata la provenienza diversa dei partecipanti, ciascuno di noi è stato stimolato ad ascoltare i colleghi con particolare attenzione, interagire in modo veloce. La soglia dell’attenzione è stata sempre elevata, unico rammarico: raramente gli insegnanti intervenivano per correggere pronuncia o organizzazione degli enunciati.
L’apprendimento linguistico non ha seguito un percorso sistematico ma si è trattato di una “full immersion” a tutto campo nella lingua attraverso: la conversazione con il docente e con la classe, lettura, scrittura, consolidamento lessicale, apprendimento delle parole e delle frasi necessarie ad un uso vivo della lingua (principalmente parlata).
Il metodo adottato dagli insegnanti è stato assolutamente induttivo (partire dalla lettura e comprensione sintetica e non analitica del testo, per arrivare al recupero del lessico e delle strutture sintattiche necessarie ad una, pur semplice, conversazione).
Le visite guidate sono state un’importante e privilegiata occasione per conoscere il territorio e alcuni siti di notevole valore storico-artistico e, inoltre, di approfondimento della listening e comprehension.

“Suggestioni” didattiche

Abbiamo particolarmente apprezzato il dinamismo con cui sono state organizzate le lezioni caratterizzate sempre dalla diversificazione delle attività e dalla richiesta ineludibile di attivazione da parte nostra, che si è tradotta in centralità dell’azione di apprendimento per cui l’alunno è sempre al centro del percorso. Abbiamo avvertito la mancanza di tempi più dilatati per il consolidamento delle conoscenze proposte attraverso il ricorso ad esercizi, magari ripetitivi, ma forse indispensabili considerati i numerosi input. Proficue le pause all’interno delle lezioni e le diverse personalità dei docenti. Tutto sommato abbastanza limitato l’utilizzo delle tecnologie multimediali.
Abbiamo trovato conferma di alcune pratiche didattiche già in buona parte adottate nella nostra scuola nell’insegnamento delle discipline umanistiche nel biennio:
Latino e Greco:
ü  contingentare il tempo riservato alla didattica normativa o più semplicemente alla spiegazione della “regola”. Efficace l’utilizzo di slide in cui siano stati focalizzati gli aspetti imprescindibili dell’argomento che si sta affrontando;
ü  privilegiare il lavoro in classe: alla spiegazione far seguire immediatamente l’azione ricorrendo ad esercizi di completamento, declinazione e coniugazione, trasformazione, concordanza, soluzione di indovinelli.., di cui ormai i manuali in adozione sono ricchi;
ü  incentivare l’apprendimento induttivo: partendo da quanto già si è appreso:
·         lettura ad alta voce del testo siano semplici frasi o un intero brano;
·         comprensione globale e verifica immediata con domande stimolo (ad es.: qual è il contenuto, chi è il protagonista, quale l’esito della vicenda..);
·         favorire l’apprendimento di un repertorio lessicale il più ampio possibile e rilevarne la continuità o trasformazione nella lingua italiana;
·         lavoro di gruppo: per consolidare la metodologia acquisita (“radiografia” del testo di cui riconoscere le strutture sintattiche e morfologiche a partire dai predicati e dai connettivi), per comprendere il testo nel suo complesso e nelle sue strutture fondamentali anche senza il ricorso al vocabolario (percorso più agevole per il latino che per il greco);
·         sottolineare, quando possibile, la contiguità di strutture morfosintattiche non solo con la lingua italiana ma anche con quella inglese (ad esempio “la durata”  o “valore aspettuale” del verbo in greco, italiano, inglese);
·         favorire il consolidamento delle conoscenze grammaticali con esercizi da svolgersi a casa anche in forma di domande a scelta multipla, di completamento, di comprensione.
Non sempre è agevole ricorrere al lavoro di gruppo considerato il numero elevato degli alunni per classe, il rischio di confusione, la percezione che non si possa quantificare in modo efficace il percorso di apprendimento ed il livello delle conoscenze, tuttavia:
è fondamentale creare un gruppo classe solidale, rispettoso delle esigenze reciproche: la ricaduta didattica è positiva ma, fattori forse ancora più rilevanti, attraverso la condivisione si smorzano tensioni o aspettative frustrate, si favorisce in modo attivo la consapevolezza di appartenenza ad una comunità che condivide obiettivi e successi (educazione alla convivenza civile), attraverso l’aiuto reciproco si impara di più e meglio.
-        la lettura di testi della letteratura italiana ad alta voce in classe ex novo a cui far seguire un breve riassunto informativo orale e/o un breve testo scritto di tipo descrittivo o commentativo cf. supra le lezioni pomeridiane della prima settimana in cui era prevista la visione di un film;
-        in alternanza con la lezione frontale, la preparazione a casa di paragrafi inerenti argomenti non ancora affrontati di storia o geografia ad opera dei singoli alunni che poi dovranno riferire alla classe; integrazione con riferimenti alla storia, economia, cultura della propria città;
-        ricorso al gioco a squadre in forma di quiz per l’apprendimento/ ripasso sintetico di discipline come la storia e la geografia.

Cosa “portiamo a casa” da queste due intense e coinvolgenti settimane?

·         Una occasione privilegiata, unica per rompere gli schemi ripetitivi delle abitudini quotidiane;
·         risvegliare il gusto di “incominciare”, rinnovando gli stimoli, le attese e le possibilità proprie dell’età giovanile;
·         i limiti possono diventare opportunità e le paure sono spesso un alibi per rimanere sicuri nei propri confini;
·         confrontarsi con persone diverse, interagire e condividere arricchisce, trasforma, fa crescere;
·         un contesto culturale diversificato, multietnico è forse una delle risorse più efficaci per favorire il dialogo;
·         l’avventura della conoscenza è una delle fonti di maggiore gratificazione e...non finisce mai!


Alessandra Paparella
Brunella Santarelli
Rosita Antolini

Alcune riflessioni....
*    Brunella Santarelli:
Ripensando all’esperienza vissuta, si sovrappongono molte emozioni difficili da organizzare in modo ordinato e razionale. Vedendo i nostri ragazzi che, coraggiosi ed intrepidi, intraprendono prolungati soggiorni all’estero, ho sempre avvertito una leggera punta di rimpianto per non aver avuto, a tempo debito, l’opportunità di realizzare un soggiorno - studio. Ho pertanto aderito con entusiasmo all’opportunità inaspettatamente offertami...pochi giorni prima della partenza i timori sembravano aver offuscato le motivazioni dell’inizio: fuori tempo massimo, in un paese la cui lingua è per me ancora così incerta, andare in famiglia, utilizzare il periodo di ferie per...continuare a studiare e ad impegnarmi, sottostare ad orari prestabiliti. Per fortuna però non si poteva far diversamente e le due settimane trascorse a Scarborough sono state ben sopra le mie aspettative. Prima di tutto la percezione di non essere mai stanca, l’attenzione vigile che non è mai degenerata in ansia. La consapevolezza che il percorso di apprendimento della lingua è ancora lungo, ha alimentato il mio impegno, è stata lo stimolo per rimettermi in gioco senza lasciarmi sopraffare dalla zavorra dei miei limiti. Nel corso del primo giorno di lezione, dopo le presentazioni di rito, ci è stato chiesto di definire le attese con cui intraprendevamo il corso: tutti abbiamo risposto dicendo che la motivazione primaria era migliorare le nostre abilità nell’utilizzo della lingua inglese. Al termine delle due settimane di lavoro e impegno posso confermare che l’obiettivo è stato sicuramente corrisposto, penso vi sia anche altro: si è accentuato il desiderio di proseguire nello studio, il confronto con persone provenienti da paesi diversi è stato decisamente proficuo e arricchente, la speranza di poter coltivare e approfondire tali rapporti, la scoperta di luoghi che probabilmente non avrei avuto occasione di visitare; soprattutto la riscoperta di quanto solitamente condivido con i miei alunni: non esiste avventura più avvincente della conoscenza e, nell’imparare, è insita una soddisfazione che difficilmente si può uguagliare.
*    Alessandra Paparella:
La mia partecipazione all’Erasmus plus, nonostante le fatiche preparatorie, si è rivelata un’occasione preziosa per diverse ragioni:
·         recuperare la dimensione di “studente” e poter rivedere alcune criticità del mio lavoro;
·         attivare un valido e necessario confronto tra l’insegnamento delle lingue classiche e quello delle lingue moderne anche attraverso la sperimentazione di nuove metodologie;
·         incontrare diverse realtà culturali e sociali come è stato possibile frequentando una classe composta da insegnanti provenienti da tutta Europa e abitando presso una famiglia inglese.
Quindi ringrazio la scuola e la commissione per l'opportunità concessami.

*    Rosita Antolini
E’ stata un’esperienza indimenticabile da diversi punti di vista.
 Dai primi momenti di disorientamento, per una oggettiva difficoltà nella comprensione della lingua, dovuta al mio non alto livello di conoscenza dell’inglese, sono passata alla sorpresa e soddisfazione nel vedere che giorno dopo giorno aumentava la capacità di decodifica di questa lingua straniera. Alla fine della seconda settimana, ho perfino sognato in lingua! Sicuramente una terza settimana avrebbe consolidato e rafforzato questa grande conquista.
 Ho avuto la conferma, vissuta in prima persona, che la pluralità è una risorsa. Imparare con altri simili, provenienti da culture e paesi diversi, diventa un’esperienza proficua e memorabile, ricca e motivante da un punto di vista cognitivo e coinvolgente dal punto di vista sociale ed emotivo.
 Ho sperimentato l’importanza di ritornare studentessa per “mettermi realmente nei panni”  dell’altro e comprendere dinamiche ormai dimenticate.
 Sono stata stimolata a utilizzare in classe nuove metodologie (crucipuzzle, giochi a squadre ecc.), a rinnovarmi e a valorizzare ciò che di positivo c'è negli alunni.
 Sono cresciuta dal punto di vista personale, conoscitivo e culturale:
pertanto un sentito e sincero grazie a chi mi ha permesso di vivere questa esperienza unica e spero che sia stato gettato un seme che porterà al più presto il suo frutto.

Vivere è conoscere ed imparare.

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